San Polo Montalcino - Diario della Vendemmia 2022

HARVEST DIARY 2022 | SAN POLO 11 10 DIARIO DELLA VENDEMMIA 2022 | SAN POLO Vigna Nuova: aggiornamenti dalla campagna Ogni vigneto ha delle caratteristiche che lo rendono unico. Valorizziamo questa unicità attraverso una sola missione in grado di esprimere la nostra vocazione all’eccellenza. Nel 2021 avevamo deciso di estirpare una vecchia vigna di Cabernet e Merlot, che è stata reimpiantata a Sangiovese, varietà principe di San Polo e, più in generale, del territorio di Montalcino. È questo un appezzamento di terreno dove l’argilla regna sovrana, per il più giovane e sorprendente progetto agronomico della tenuta San Polo. Il suolo è composto da una grande percentuale di argilla, componente che da molta vigoria alle piante. Proprio per questo abbiamo deciso di impiantare un clone di sangiovese poco vigoroso per non incentivare troppo tale caratteristica e scongiurare acini non concentrati in aromi e sostanze. Abbiamo deciso di impiantare I primi sette filari con il moscato bianco per produrre il Moscadello di Montalcino DOC in forma di vendemmia tardiva, vino storico di Montalcino già dal 1500: un vero tributo alla tradizione che ha richiesto una grande attività di ricerca da parte dell’enologo Riccardo Fratton. Il moscato bianco è una varietà aromatica, precoce e non amante degli stress idrici, si sviluppa perfettamente nei suoli argillosi e non necessita di zone calde ed asciutte per una buona maturazione. Nuovi impianti I nostri vigneti Vigna Nuova e Vigna Selva: 4 ettari in totale sono in piena fase di sperimentazione. Abbiamo preferito lasciare tempo a queste piante e non velocizzare il processo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di farle radicare bene al terreno. Quest’ anno abbiamo effettuato per la prima volta la prima potatura a filo di cortina, durante la potatura invernale andremo a tenere uno dei due tralci. Questi due vigneti nuovi sono stati pianti con il sistema di allevamento a guyot, ci sono molti studi, infatti, sul beneficio di allevare il Sangiovese in forma guyot. Questo sistema di allevamento favorisce il grappolo più spargo e il flusso della linfa è sempre rinnovato e tende a fare crescere il raspo. Questo è una prova che stiamo portando avanti per capire come performa il nostro Sangiovese con questo sistema. L’IMPORTANZA DEI SASSI L’attenzione al dettaglio è il segreto per un vino di qualità: ogni piccolo particolare per noi contribuisce al risultato finale. Per questo motivo siamo molto attenti alle esigenze dei filari, cercando di adattare le lavorazioni postvendemmia alle necessità dei vigneti. Durante l’anno ci troviamo spesso a monitorare con attenzione tutti i nostri terreni, prelevando i molti sassi di medie e grandi dimensioni riportati in superficie dalle lavorazioni del terreno effettuate nel periodo post vendemmiale. Questa particolare caratteristica, strutturale del suolo di San Polo, presenta numerosi benefici: costituisce l’impalcatura scheletrica portante, conferisce mineralità e contribuisce ad un ottimale drenaggio delle acque nei nostri terreni. Il sangiovese, infatti, non ama particolarmente troppa disponibilità di acqua, per questo è fondamentale adeguare il sottosuolo alle sue esigenze nutritive. Le eventuali dimensioni eccessive di alcuni sassi che vengono riportati in superficie, tuttavia, possono costituire un pericolo in vigneto, causando incidenti e limitandone il potere drenante. Per ovviare a questa problematica, in questi giorni una delle attività che stanno svolgendo i nostri ragazzi di campagna è proprio questa: frantumare i massi più grossi in porzioni più piccole, che verranno meglio ridistribuite in vigneto, intervenendo a bilanciare la composizione strutturale del suolo.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDMxMQ==