San Polo Montalcino - Diario della Vendemmia 2018

DI ARIO DELLA VENDEMMI A / HARVEST DI ARY 2018 47 SAN POLO Riccardo Fratton introduce l’annata 2018 a San Polo con una parola carica di significati tecnici ed umani: un’annata calma. La natura che si prende il tempo necessario, le stagioni che impongono, indipendentemente dalle sollecitazioni climatiche subite anche da Montalcino, i loro ritmi e le loro regole auree, una vendemmia infine ad andamento tranquillo, lunga, capace di aspettare le maturazioni, nemica di ogni forzatura. Ecco perché, capite, il vino è proprio come l’essere umano, segue una strada simile, respira ed interagisce con l’ambiente circostante al punto tale che il grande poeta francese Charles Baudelaire ne cantava l’anima. Ogni area vitivinicola, ovunque essa si trovi, sogna di essere e di fare come Montalcino. Ovviamente tutto ciò riempie i produttori di responsabilità, quasi un obbligo etico legato alla difesa ed alla valorizzazione dell’eccellenza. San Polo vive e lavora all’interno di questo contesto e vuole, con tutte le sue forze, sentirsene partecipe ma, allo stesso tempo, ha cercato di sviluppare una sua identità, un suo originale percorso di crescita che, pur rispettoso dei “mostri sacri” e delle grandi firme di un luogo ormai culto, sapesse farsi notare, sapesse emergere per l’alta qualità della proposta. Leggendo i diari della vendemmia 2018 direi che lo scopo è stato raggiunto: sia perché ormai il mio, il nostro, il vostro San Polo si è confermata come una delle realtà più innovative e sperimentali di Montalcino, ispirata ai principi dell’ecosostenibilità, della bioarchitettura e delle buone pratiche; sia perché la più autorevole e considerata critica internazionale sta accreditando i vini di giudizi lusinghieri; sia perché decisamente migliorati sono i servizi d’ospitalità e di accoglienza che, uniti a scenari naturali di incomparabile bellezza, valgono una visita fatta di conoscenza e piacevole relax. Insomma avanti con “Tradizione ed Innovazione”, il nostro caro binomio, riferimento in Valpolicella come in Toscana. Riccardo Fratton introduces vintage 2018 at San Polo with a word laden with technical and human significance: a ‘calm’ vintage. Nature takes the time it needs, and the seasons set their own pace, rhythm and intrinsic rules, regardless of any climatic inconsistencies suffered at Montalcino. The harvest turned out to be long, slow-paced, and serene, allowing ample time for ripening, with no forcing or pressure. In this sense, wine is just like a human life, it follows a similar path, breathes and interacts with the surrounding environment, to the extent that the great French poet Charles Baudelaire extolled its soul. Every wine area, wherever it is, dreams of being Montalcino and following its example. Obviously all this confers a great responsibility, almost an ethical obligation, on wine producers, linked to the safeguarding and enhancement of excellence. San Polo’s vocation exists within this context and it yearns wholeheartedly to be part of it but, at the same time, it has sought to develop its own distinct identity and developmental growth. Thus, while respecting the mythical figures and legendary producers of a territory with a long-established reputation, its aim is to stand out for the high quality of its production. Reading the diaries of harvest 2018, I would say this goal has been achieved: both because our – and your – San Polo has proved to be one of the most innovative and experimental wine producers in Montalcino, inspired by the principles of sustainability, eco-friendly architecture and best practice; not only have our wines received the highest acclaim from the most authoritative and highly-respected international critics, but also our greatly improved hospitality services, combined with landscapes of unrivalled beauty, ensure that guests can enjoy an informative and relaxing visit to the estate. So, onwards with our ethos of ‘Tradition and Innovation’, both in Valpolicella and in Tuscany!

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